Kiosko di Kubrik

Sketch 2

Sketch 1PROGETTO: IL KHIOSKO DI KUBRIK:  STUDIO  DI “BARACCHINA” MODULARE PERSONALIZZABILE

01-cubo

 

02-esploso

 

03-aperto

 

04-tetto

 

05-mezza

 

07-tetto-mezzo

L’idea è quella di mettere a punto un chiosco standardizzato per quanto riguarda sistemi di produzione, piattaforma tecnologica, standard normativi, dotazione impiantistica, logiche di immagazzinaggio e trasporto che però mantenga un’altissima flessibilità per quanto riguarda le possibilità di personalizzazione e adattamento a diverse tipologie di commercio e aree geografiche.

Dal punto di vista normativo si è pensato ad una struttura con caratteristiche di “provvisorietà” strutturalmente autoportante e facilmente allacciabile alle reti di utenze cittadine, anche se tendenzialmente autosufficiente dal punto di vista energetico.

Il dimensionamento generale è basato sul modulo 60×60 che è standard internazionale riconosciuto per quanto riguarda elementi di arredo, attrezzature tecniche di cucina, pannelli di rivestimento, pavimentazioni, ecc.

Su questa base è stata sviluppata una piattaforma che, partendo da un box centrale di dimensioni nominale 240×240 che contiene tutte le attrezzature indispensabili per l’attività (gelateria, piadineria, hamburgheria, pizzeria, fast food, edicola, negozi vari), aggrega gli elementi di arredo e contenimento in una dimensione massima di 360X360x300. In questo modo si realizza un “pacco” facilmente immagazzinabile e spedibile con mezzi ordinari (in effetti le dimensioni reali saranno comprese nei 230 cm. che è il massimo stivabile in container per trasporto marittimo: la differenza è rappresentata dalle tolleranze e dagli imballaggi.

La struttura portante di tutti gli elementi di arredo sarà in profilato di alluminio anodizzato che, oltre a garantire un ottimo rapporto peso / resistenza, permette di sostituire (anche in tempi successivi per eventuali restyling o riparazioni) le pannellature di rivestimento: In questo modo si garantisce la massima flessibilità progettuale e l’ottimizzazione dei processi produttivi che vedranno una fase di produzione seriale totalmente industrializzata dei telai e dei componenti tecnici del sistema e una fase (chiamata: “atelier”) nella quale il cliente, scegliendo da un ampio catalogo di soluzioni (che possono anche essere presentate sotto forma di “coordinati”), decide lo stile e lo standard del suo khiosko; Naturalmente anche il costo sarà fortemente influenzato da queste scelte permettendo una marginalità più elevata in quanto figlia della sensibilità estetica e/o del posizionamento commerciale del cliente.

Infine questo approccio permette di costruire per il magazzino nella prima fase, con tempi e costi estremamente controllabili e lavorare, al contrario, “su misura” nella seconda fase che sarà attivata solo al momento dell’ordine. In questo modo si dovrebbe ottimizzare anche la pianificazione finanziaria e il cash flow.

A completamento del khiosko e come ampliamento della superficie di servizio è prevista una tensostruttura esterna (OPZIONALE).

Questa è concepita come una tenda da circo e quindi estremamente leggera, facile da montare (e smontare) e quindi sicuramente “provvisoria” dal punto di vista normativo.