Franchini 63S: tratto da “Vela & Motore.it” del 1/4/2008

FRANCHINI 63S

franchini 63S in navigazioen

Versione sportiva che coniuga prestazioni e spazio. Layout e materiali sono a scelta dell’armatore. Una barca di grande classe per lunghe crociere. Da qualche anno produttrice anche di barche a motore, il cuore di Franchini dalle radici antiche continua a battere per la vela. Nell’ultima creazione è riuscito a sintetizzare la propria storia con un design attuale e fresco, il tutto con equilibrio ed eleganza. Continuando nella strategia di proporre per ogni modello sia la versione L, deck saloon, sia quella sportiva, anche per il 63’ Franchini ha creato la versione S: Sport ma anche Space, per i grandi spazi in coperta e all’interno. Il profilo della barca, le cui linee sono di Doug Peterson, ci regala un’ immagine di una tuga sottile, ma all’interno non mancano luce, altezza e spazio. Come tutte le sue barche il progetto è personalizzabile in tutti i dettagli.

INTERNI

Cabina armatore

L’utilizzo del rovere chiaro per i rivestimenti verticali rende l’atmosfera luminosa, mentre il wengé del pagliolato con la sua uniformità favorisce un’ impressione di ampiezza. Gli spazi sottocoperta sono confortevoli ma non esagerati, per una crociera all’insegna di una vera vita di barca, pur non rinunciando a tutte le comodità. La zona living è un ampio open space che comprende la cucina a ferro di cavallo e un salone con sala da pranzo che occupa tutta la larghezza della barca. Dietro il tavolo da pranzo troneggia un grande schermo Lcd che può essere osservato dal divano di fronte alla zona pranzo. La cucina, che poco ha da invidiare a quella di una casa, è in perfetto equilibrio con all’arredamento del soggiorno, abbonda per spazi di stivaggio e piani di appoggio. In dotazione un frigo da 200 lt e un freezer da 120 lt, il piano cottura a gas della Eno è a quattro fuochi con forno e microonde, ci sono poi acquaio a due vasche e lavastoviglie. Il tavolo da carteggio può ospitare poco di più di una carta piegata a metà. Dietro di esso il corridoio dove è situata la lavatrice e l’accesso alla sala macchine conduce all’armatoriale di poppa. Lussuoso, ma senza eccessi, quest’ alloggio sembra studiato per chi a bordo deve passare molto tempo. Un comodo scrittoio e due divanetti ai lati del letto rendono lo spazio arioso e di piacevole permanenza. Il bagno è privato con doccia in locale separato. Le due cabine gemelle di prua sono più sacrificate anche se alte e luminose. Sotto il letto sono ricavati dei cassettoni, e un armadio permette di riporre vestiti appesi. Attraverso le cabine, procedendo verso prua, si accede a due bagni essenziali benché confortevoli che condividono una comoda cabina doccia con due accessi laterali. In uno dei bagni si trova anche l’accesso di emergenza alla cabina dell’ equipaggio, con due letti sovrapposti sufficientemente comodi; lavandino a vista, doccia e wc separati da un vetro. L’accesso principale è attraverso il classico boccaporto dalla coperta.

COPERTA

Pozzetto

Anche la coperta è all’insegna della semplicità, con linee filanti ma non aggressive; a parte la volta della tuga che è in vetroresina dipinta di gelcot bianco, un teak massello posato con perizia ricopre tutto il ponte. Due i pozzetti: uno per il timoniere, l’altro per gli ospiti. Sono incassati rispetto al piano della coperta che rimane a livello della seduta: questa scelta oltre alla pulizia delle linee lascia ampi spazi piani per prendere il sole. Il pozzetto per gli ospiti è arredato con due tavoli fissi che possono ospitare fino a 12 persone. Quello del timoniere è più piccolo ma sufficiente, anche se scomodo per timonare con le spalle appoggiate alle draglie. Tutti i boccaporti sono a filo della coperta, che risulta quindi pulitissima. Le manovre dell’ albero sono rinviate in pozzetto passando nascoste sotto la tuga. Tutto il sartiame è in tondino e le lande sono imbullonate alla paratie. L’armo previsto è a cutter con un genoa 140% in testa d’albero e una trinchetta 8/10. La randa prevista dal progetto è steccata e si adagia nel lungo boma Park Avenue controllato da una scotta di randa sulla parte terminale, il cui trasto scorre di fronte al pozzetto dei due timoni. Un bimini a scomparsa nella tuga copre il pozzetto ospiti. Tutti i winch (Antal, 4 per le vele di prua, uno per la randa e 2 per le manovre) sono elettrici con selftailing. Dato che le crocette sono acquartierate, le sartie volanti non sono strutturali e sono fissate in un solo punto dell’albero come controventatura dello strallo di trinchetta. Interessante sono i due sportelli sui passavanti che contengono i carichi dei serbatoi di acqua e gasolio nascondendoli alla vista in coperta e evitando così di sporcare il teak durante i pieni di gasolio. In una di queste “scatole” è contenuta la doccetta di coperta, che quando utilizzata, evita così di bagnare il pozzetto. La zattera di salvataggio è inserita nel pulpito di poppa lasciando così libera la coperta, oltre ad essere subito pronta in caso di emergenza. Dietro il pozzetto del timoniere si apre un gavone con due aperture capiente e ben ispezionabile. Comodo per accedere al controllo della passerella idraulica e ai meccanismi del timone.

MATERIALI E IMPIANTI
La tecnica usata nella costruzione dello scafo e coperta, cavallo di battaglia del cantiere, è un processo di infusione della resina in sandwich di balsa e dove occorre Pvc sottovuoto che garantisce resistenza agli scafi e la garanzia contro problemi di osmosi e delaminazione. Gli strumenti di navigazione sono quelli standard: ecoscandaglio, stazione del vento, log, Vhf, pilota automatico, e Gps/radar/plotter integrati. L’impianto elettrico è diviso in un circuito a 12V per il solo motore, un circuito a 24 V e 220 V per tutti i servizi. In navigazione la corrente continua è garantita da un generatore Mase da 8 Kw. Tutti i wc sono elettrici e sono disposti serbatoi di raccolta sia per le acque nere che per quelle grigie. L’acqua calda è fornita da 2 boiler da 42 lt con scambiatore. La passerella idraulica Opacmare sparisce nello specchio di poppa.

PROVA


La prova è avvenuta davanti a Cattolica con mare e vento quasi inesistenti. La barca che avevamo a disposizione, a dispetto del progetto ha un armo a sloop in testa d’albero con randa avvolgibile non steccata. Senza una randa full batten le prestazioni registrate sono state un po’ inferiori a quelle previste dal progetto. La posizione delle manovre correnti è ben progettata e favorisce un’estrema facilità nelle manovre a vela, favorite dai winch elettrici. Durante la navigazione sedendo nel pozzetto degli ospiti la sensazione è di gradevole pace. Si gode la navigazione senza essere disturbati dalle manovre. Il dislocamento, più di 36 tonnellate, penalizza l’andamento con venti leggeri, smorzando la sensazione di accelerazione. Per contro l’abbrivio è notevole e il passo sull’onda è deciso una volta partita. In navigazione benché il mare fosse una tavola la barca ci è sembrata stabile. Una velatura più estesa, come prevista dal progetto, sicuramente sarà ben sopportata dall’imbarcazione. In caso di venti più freschi l’utilizzo della trinchetta favorirà un centro velico più basso mantenendo la barca sempre stabile. A motore la barca raggiunge gli 8 nodi di crociera e la potenza di 200 cavalli è sufficiente. In sintesi La barca si inserisce nella tradizione di un cruiser classico dove design e linee aggressive non prendono mai il sopravvento, con un risultato di grande gusto ed eleganza. Il target è quello di una crociera marina a tutto tondo, sicura e comoda, senza mire competitive. Sottocoperta ci sono tre cabine con suite armatoriale a poppa, due ospiti verso prua e una marinaio all’estremità. + Sportelli sui passavanti per doccetta e carico serbatoi Zattera salvataggio sul pulpito di poppa Eleganza sobria e poca ostentazione – Poca ergonomicità pozzetto del timoniere Cabine di prua sacrificate.

DATI
Progetto Design: Franchini Yachts Studio Linee acqua: Doug Peterson Scafo Lunghezza f.t. m 20,15; lunghezza al galleggiamento m 17,35; larghezza m 5,28; pescaggio m 2,60; dislocamento kg 36.600; zavorra kg 13.000. Serbatoi Acqua lt 1.200; carburante lt 1.800. Interni Cabine 4; posti letto 8; servizi 4; cabina marinaio 1. Piano velico Albero di alluminio, 3 ordini di crocette. Superficie velica totale mq 216. Armo a Cutter con genoa avvolgibile in testa d’albero e trinchetta avvolgibile a 8/10. Avvolgifiocco mauale a doppia canalina di inferitura. Avvolgitrinchetta manuale con cime di comando rinviate in pozzetto. Sartiame in cavo spiroidale inox 1 x 19 fili. Omologazione CE categoria A. Costruzione Lo scafo viene realizzato su stampo femmina. La stratifica è del tipo a sandwich con anima in Balsa. Localmente vengono inserite zone di Pvc a densità differenziata. La struttura di irrigidimento longitudinale è costituita da longheroni, serrette e paramezzali. Nella zona della chiglia compresa fra due paramezzali viene prevista una stratifica monolitica “single skin” a grande spessore. Coperta e tuga sono realizzate con laminazione a sandwich con interposizione di anima in balsa o Pvc in base alla mappa degli sforzi. Motore Yanmar 4LHA-DTE; cavalli 200; cilindrata lt 3.455; 4 cilindri in linea; alesaggio x corsa mm 100 x 110; alternatore 12V 60 A; peso kg 365; elica in ottone a tre pale fisse, marca Bisognani. Elettronica Ecoscandaglio Raymarine ST60 Plus Depht; stazione vento Raymarine ST60 Plus Wind; log contamiglia Raymarine ST60 Plus Speed; impianto radio Vhf Shipmate RS 8300; pilota automatico Raymarine ST 7000; Gps/Radar/Plotter.

Vai all’articolo:   http://www.velaemotore.it/franchini-63s-1-introduzione-vela-5366